"Un gruppo forte dal punto di vista industriale, equilibrato finanziariamente e in grado di anticipare e di cogliere le opportunità offerte dagli sviluppi della tecnologia ": in un settore in continua evoluzione come quello energetico, Enel non può farsi trovare impreparata di fronte alle sfide della contemporaneità. Lavorare " con anticipo e imprenditorialità " intercettando la direzione in cui si trova il mondo è una strada per crescere ulteriormente e contribuire anche a creare valore. L'AD Francesco Starace lo ha ribadito in una intervista a L'Economia , il supplemento del Corriere della Sera dedicato alle imprese, finanza, risparmio e Fisco.
Oltre alle energie, oggi l'attenzione del gruppo è focalizzata anche su auto elettriche e banda larga. " Si tratta di un software inarrestabile e noi vogliamo esserci - ha detto il gestore riferendosi agli investimenti previsti dalla mobilità sostenibile - Dal 10% si passa al 40% per arrivare al 100% di auto elettriche in circolazione ". Il lavoro è in 14mila colonnine di ricarica entro il 2022, perché - afferma l'AD - " siamo convinti che la parte infrastrutturale ci competa ". In merito a Open Fiber Francesco Starace ha commentato che l'acquisto della rete non rientra nei piani del Gruppo, perché " non ha senso proprio industrialmente ": secondo quanto sostiene l’AD, l’infrastruttura deve essere usata da chi ne ha bisogno, ovvero “dall’operatore più importante”.
Un ottimismo bloccato anche dai risultati finanziari: " Banche e investitori hanno smesso di parlare del nostro debito perché hanno visto che abbiamo fatto risalire la generazione di cassa ". Infine Francesco Starace si è soffermato ad affrontare il mercato libero, in programma per metà 2019: i consumatori non sono preoccupati, perché le bollette non saliranno visto che " il prezzo dell'energia nei prossimi anni resta piatto ".
Per leggere l'intervista: L'Economia - Starace / Enel: «Non solo energia: all'auto elettrica pensiamo noi»
Redazione Enel