È un’Italia di valore, innovativa e sostenibile quella che dipinge lo studio “100 Italian Circular Economy Stories”, presentato lo scorso 14 marzo a Roma dall’AD di Enel Francesco Starace insieme al Presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci. Un’Italia all’avanguardia, capace di competere con i Paesi più avanzati grazie all’impegno delle imprese, dei centri di ricerca e degli enti no-profit che il report ha voluto raccontare in quanto “eccellenze dell’economia circolare in Italia”.
L’economia circolare permette di creare nuovi modelli di business che integrano innovazione e sostenibilità come scelta strategica di competitività
Francesco Starace, Enel CEO
L’AD le ha definite così nel suo intervento sottolineando come tra queste “non ci siano solo grandi imprese, ma anche piccole e medie realtà, istituzioni, associazioni, cooperative che hanno avuto la capacità di anticipare i tempi e di adottare pratiche e processi industriali virtuosi”. Francesco Starace ha fatto notare come queste realtà, oltre a contrastare i cambiamenti climatici, contribuiscano anche a incentivare la competitività del sistema italiano a livello internazionale. Non a caso l’AD ha fatto riferimento a un recente studio Eurostat da cui emerge l’efficienza dell’Italia in questo ambito: in Europa è il Paese con la quota maggiore di materia circolare (materia prima seconda) impiegata dal sistema produttivo (18,5%).
Percorrere la via dell’economia circolare, come dimostrano le storie incluse nel report di Fondazione Symbola ed Enel, ha portato queste realtà a diminuire i costi produttivi e a dipendere sempre meno dall’estero per le risorse, oltre a un ulteriore sviluppo in termini di innovazione tecnologica: “Si tratta di un patrimonio di conoscenze che andrebbe valorizzato” ha aggiunto Francesco Starace ipotizzando l’adozione di parametri "di circolarità" anche per le aziende che vengono dall'estero. L’AD di Enel ha concluso auspicando una maggior attenzione anche a livello governativo su questi temi: “La continuità e la presenza nel tempo è forse preponderante: chiunque governerà dovrà capire i punti di forza dell'economia circolare”.
Redazione Enel