“Il progresso tecnologico sta mutando il modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo l'energia e l'elettricità sta diventando il vettore energetico prevalente in molti settori dell'attività umana”: in una lunga intervista al settimanale “Panorama”, l’Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace riflette sulla transizione energetica e l’impatto che sta avendo nelle nostre vite.
Punto di partenza è l’evoluzione che vive oggi il settore energetico. “Nella generazione di energia elettrica – spiega Starace – la crescente competitività delle fonti rinnovabili fa sì che il progressivo processo di sostituzione della quota di produzione da fonti fossili è ormai in atto in un numero sempre maggiore di Paesi”. Ne consegue, che a fronte dell’aumento del 'peso' della componente rinnovabile nel mix energetico, il prezzo dell'elettricità tenda a scendere e a stabilizzarsi, in quanto meno sensibile alle fluttuazioni di quello delle materie prime come petrolio o gas. "La transizione energetica che stiamo vivendo in questi anni – prosegue l’AD – porterà nelle nostre case e nelle nostre aziende elettricità a buon mercato. Di conseguenza si inizia a pensare di usare l'elettricità per soddisfare una serie di consumi per i quali questa opportunità non veniva considerata”.
Energia pulita per tutti. E nel tempo le bollette tenderanno a scendere grazie a un crescente impiego dell'elettricità in sostituzione del gas
Francesco Starace, Enel CEO
Francesco Starace cita tra gli altri la mobilità, il riscaldamento, il raffrescamento degli edifici, la cucina e gli utilizzi industriali. “Nel tempo la bolletta delle famiglie e delle imprese tenderà a scendere grazie a un crescente impiego dell'elettricità in sostituzione del gas".
Nell’intervista l’AD, ammettendo di attendere “con ansia” il varo del decreto sulle rinnovabili per poter definire gli investimenti, conferma entro il 2025 la chiusura delle centrali a carbone, come indicato dalla strategia energetica nazionale. E sulla rapida crescita della mobilità elettrica: “Quando si ha a che fare con periodi transitori così veloci come quello che stiamo vivendo, si rischia di arrivare o troppo presto o troppo tardi. Un po' come è accaduto con il boom delle energie rinnovabili: in tre anni è successo tutto. E noi vogliamo evitare di farci trovare impreparati di fronte a un'invasione di auto elettriche immesse sul mercato”. Non a caso è in via di realizzazione il Piano Nazionale per l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica con circa 7 mila colonnine entro il 2020 e 14 mila al 2022: "Un numero non altissimo ma sufficiente a dare una certa tranquillità a chi si comprerà una vettura a batteria e a cui si affiancheranno i punti di ricarica privati che pensiamo saranno circa 150 mila: per noi è importante accompagnare con decisione gli italiani in questo viaggio verso un graduale ma inevitabile passaggio alla mobilità elettrica”. L’obiettivo è migliorare la qualità di vita nelle città spostando il trasporto pubblico urbano su autobus elettrici. “Non solo se ne avrebbe tutti un gran beneficio, ma anche i conti delle aziende di trasporto municipali vedrebbero un impatto positivo: lo stiamo facendo a Santiago in Cile, con enorme successo”.
Ma questo è solo l’inizio, come ripete Francesco Starace nell’intervista, perché i benefici che la transizione energetica sta apportando sono molteplici. E riguardano l’intero settore industriale l’AD del Gruppo elettrico sottolinea “come nei settori automobilistico, dei motori elettrici, dell'efficienza energetica, delle tecnologie che riguardano il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici l'Italia esprime fatturati molto importanti e “se la gioca bene” essendo “un terreno di gioco adatto al tessuto industriale italiano, che vanta aziende con un elevato know how tecnologico”.
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https://www.panorama.it/economia/energia-pulita-vuol-dire-anche-bollette-meno-care/
Redazione Enel