La parola del decennio: elettrificazione. L’AD di Enel Francesco Starace lo ha sottolineato nei giorni scorsi al Capital Markets Day parlando della vision strategica al 2030 in occasione del lancio del Piano 2022-2024. E lo ha ribadito in un’intervista al “Corriere della Sera”, pubblicata lo scorso 1° dicembre. Negli ultimi dieci anni “chi prima e chi dopo, tutti hanno capito che le rinnovabili sono competitive, convenienti e sono l’asse portante della generazione di energia elettrica dei prossimi anni”. Insomma “è ormai un fatto condiviso”, come ha osservato l’AD di Enel: basti pensare che “per l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) cresceranno di cinque volte nei prossimi anni”.
“Con le rinnovabili l’energia costerà meno e non dipenderemo dal gas. La parola del decennio è elettrificazione”
Francesco Starace, Enel CEO
Non si tratta però di “un fenomeno circoscritto al mondo dell’energia elettrica, perché quando quest’ultima è prodotta con le rinnovabili sovverte alcuni canoni”, ha rilevato Francesco Starace: “Comincia a costare molto poco, stabilmente. Quindi diventa disponibile per usi diversi. Ora si elettrificano i trasporti, poi i consumi per il calore, quelli per cucinare e tanti altri”. La strada è dunque tracciata. Ma non solo: “Più rinnovabili abbiamo nel mix, meno il gas pesa sulla spesa degli italiani”, ha aggiunto l’AD che si era già espresso sul tema in diverse occasioni spiegando come dipendere dal gas sia “una follia” e “prima usciamo, meglio è”. Lo riafferma anche nell’intervista: “Siamo abituati a vivere attaccati a una variabile da cui dipende gran parte della nostra energia, che ha un andamento totalmente imperscrutabile. Ma è giusto? È sano? È utile al nostro benessere? E soprattutto, perché dev’essere così? Nel momento in cui non c’è alternativa, capisco. Ma adesso che c’è, perché dobbiamo dipendere da questa strana follia?”.
In occasione del Capital Markets Day, inoltre, Enel ha annunciato di aver anticipato al 2040 l’obiettivo zero emissioni: inevitabile parlarne nel corso dell’intervista. “Abbiamo già cominciato” ha confermato Francesco Starace: “Dobbiamo progressivamente sostituire capacità termica con quella rinnovabile e pensiamo che in Italia e Spagna sia possibile. Ma i nostri clienti e i nostri fornitori che impronta di carbonio hanno? Ecco che serve l’elettrificazione. Dato che abbiamo 4 milioni di clienti che bruciano gas, diciamo loro che non conviene e che l’energia elettrica costa meno. Possiamo smettere di dar loro gas, fornendo energia elettrica. Al 2040 ce la faremo”. Riassumendo quindi “non è un problema e conviene ai clienti”. E non solo a loro: “Lo stesso vale per i nostri fornitori. Prima elettrificano e abbandonano il gas, prima attraggono investimenti Esg”.
Infine qualche riflessione sull’impatto che le rinnovabili potrebbero avere nell’ambiente. “Ci sono strategie per mitigare”, ha commentato in merito Francesco Starace: “Per le pale eoliche, non vedo molti altri posti in Italia dove si possano mettere. L’Italia è più forte sul solare, perché si presta a taglie piccole, a essere cucito sul territorio in modo meno invasivo, con meno impatto. Sui tetti delle case, dei capannoni, delle serre. Ci sono milioni e milioni di ettari sui tetti. Anche limitandosi a quello, comunque ce la faremmo”.
Redazione Enel