Le città svolgono un ruolo determinante nell’utilizzo dell’energia: secondo Francesco Starace è quindi fondamentale lavorare su di esse “se vogliamo un percorso più sostenibile per il pianeta”. L’AD di Enel ne ha parlato lo scorso 28 giugno intervenendo a Ey Italy Outlook Talk, serie di appuntamenti a cui hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni e delle imprese per indagare insieme il cambiamento e le sfide che il Paese deve affrontare.
In particolare, Francesco Starace ha avuto modo di confrontarsi con il Ministro del Lavoro e dell’Inclusione Sociale Andrea Orlando sulle ricadute della transizione energetica per il mondo del lavoro e le persone, sempre più al centro dell’impegno di Enel: “Benessere, apprendimento continuo e sicurezza sono i pilastri dello Statuto della Persona, un modello di lavoro che segna una trasformazione culturale”, ha ricordato l’AD richiamando il documento redatto in collaborazione con Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil nell’ottica di sviluppare un nuovo modello di relazioni sindacali con al centro la persona e le sue esigenze.
D’altronde oggi, anche alla luce della profonda trasformazione che ha portato la transizione energetica, c’è sempre più bisogno di “persone competenti non solo dentro l'azienda ma in tutto il sistema”. Basti pensare al PNRR, uno strumento necessario in quanto indica i progetti su cui concentrarsi da qui al 2026 “ma serve il lavoro che trasforma le intenzioni in effetti e qualcuno lo deve pur fare”. Investire sulla formazione, sulle competenze è indispensabile. Enel si è attivata prontamente implementando “Energie per Crescere” e altri progetti dedicati: “Abbiamo scoperto che ci vogliono circa 10 mila addetti tecnici in più per l'investimento sulle reti elettriche rispetto a quello che abbiamo. Dove sono queste persone? Non ci sono. Abbiamo quindi fatto partire un programma di formazione per tecnici di rete, con dieci centri di formazione in giro per l'Italia. Non sono persone che dobbiamo assumere noi, ma per tutto l'indotto”.
“Le città svolgono un ruolo cruciale per costruire un percorso sostenibile per il pianeta ed è necessario impegnarsi per migliorare questi tre aspetti: qualità della vita, relazioni e utilizzo dell’energia”
Francesco Starace, Enel CEO
Nel quadro della transizione energetica anche le città assumono quindi un certo peso: “Per ridurre l’impatto sull’ambiente, con un impegno verso Zero Emissioni, sarà sempre più prioritario comprenderne l’assetto”, ha ribadito Francesco Starace auspicando che “le amministrazioni pubbliche italiane possano capire il beneficio della trazione elettrica per spostare le persone nelle città”. Lavorare sull’utilizzo dell’infrastruttura metropolitana nel mondo affinché possa essere migliorata risulta fondamentale: “Per farlo ci sono tanti modi. Abbiamo un’iniziativa, Net Zero Carbon Cities, che ci dice come grandi città possono fare un utilizzo più efficiente di tutte le infrastrutture cittadine per permettere un miglioramento della qualità di vita, delle relazioni tra le persone e anche nell'utilizzo di energia e materie prime”.
Iniziative energetiche e analisi dei dati per le infrastrutture: “Le più capillari nelle città sono i punti luce. L’illuminazione pubblica urbana è una rete di cui nessuno parla mai, ma è pervasiva. Abbiamo accoppiato al servizio basico quello di rilevazione e intelligente scambio dati per permettere alle amministrazioni delle grandi città di capire, intervenire e migliorare su quello che succede”. Tra i vari progetti pilota menzionati dall’AD di Enel quello sul trasporto pubblico urbano, cominciato a Santiago in Cile e poi a Bogotà e a San Paolo: “Partendo da un test abbiamo circa 3mila autobus pubblici a trazione elettrica in funzione. È la più grande flotta di bus elettrici fuori dalla Cina. In Italia ne abbiamo 17. Questo è il nostro cruccio. Speriamo che prima o poi le amministrazioni pubbliche italiane capiscano il beneficio”.
Redazione Enel