“Proseguiamo i nostri investimenti nelle rinnovabili e nelle reti”: lo conferma Francesco Starace alla luce dei numeri registrati da Enel nei primi nove mesi del 2022. L’ottica, come ricorda l’AD, è “accelerare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili e favorire l’indipendenza energetica nei Paesi in cui operiamo contribuendo a ridurre la volatilità dei prezzi a tutela dei clienti finali”. Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, unitamente al prospetto contabile del Gruppo riferito alla medesima data e la relazione, è stato esaminato e approvato dal Consiglio d’Amministrazione lo scorso 3 novembre.
“Proseguiamo i nostri investimenti nelle rinnovabili e nelle reti per accelerare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili e favorire l’indipendenza energetica nei Paesi in cui operiamo contribuendo a ridurre la volatilità dei prezzi a tutela dei clienti finali”
Francesco Starace, Enel CEO
Nei primi nove mesi del 2022 sono in particolare i ricavi a segnare una crescita di rilievo: 108.177 milioni di euro (+84% sui primi nove mesi del 2021). E gli investimenti: 9.309 milioni di euro, +17,8% rispetto all’analogo periodo del 2021, legati principalmente ad attività di Enel Green Power soprattutto in Italia, Stati Uniti, Canada, Spagna, Cile, Perù e Australia e di Enel Grids in Italia, Brasile, Argentina e Spagna per il miglioramento della qualità della rete.
L’installazione di nuova capacità solare (+1,3 GW), eolica (+0,5 GW) e l’acquisizione di nuovi impianti idroelettrici in Italia (+0,5 GW) portano la potenza efficiente installata netta totale del Gruppo nei primi nove mesi del 2022 a 87,9 GW, in aumento di 0,8 GW rispetto al 31 dicembre 2021. L’impegno a favore della sostenibilità richiamato in numerose occasioni anche dall’AD Francesco Starace è nei numeri: nel periodo di riferimento la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i volumi da capacità gestita, è stata ampiamente superiore rispetto a quella termoelettrica raggiungendo i 91,9 TWh (88,2 TWh nell’analogo periodo del 2021, +4,2%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 70,3 TWh (63,5 TWh nell’analogo periodo del 2021, +10,8%). La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 60% della generazione totale del Gruppo Enel.
Dalla lettura dei risultati registrati al 30 settembre emerge nettamente “la resilienza del Gruppo Enel che, grazie alla robustezza del proprio modello di business integrato e alla sua diversificazione geografica, conferma la previsione di EBITDA ordinario per il 2022 nonostante l’avverso contesto geopolitico, energetico ed economico”. Francesco Starace evidenzia in merito “la positiva evoluzione della performance operativa, la nostra solidità finanziaria e il piano di semplificazione societaria in atto”, fondamentali per poter guardare “con ottimismo agli obiettivi futuri, anche in previsione del perdurare di un quadro generale complesso”. Sulla base di queste premesse, prosegue l’AD di Enel, “confermiamo la nostra politica di remunerazione degli azionisti per il 2022, che prevede un dividendo complessivo di 0,40 euro per azione, con un acconto in crescita del 5,3% rispetto a quello distribuito lo scorso gennaio”.
Redazione Enel