Tra i temi al centro del World Economic Forum in programma a Davos dal 16 al 20 gennaio l’energia ha avuto un ruolo da protagonista. Francesco Starace, intervenuto nel corso di una tavola rotonda sul tema “Repowering the World”, ha parlato di come la trasformazione energetica stia impattando sui sistemi industriali a livello globale. È quanto evidenzia anche il report “Energy Technology Perspectives”, pubblicato dall’Agenzia internazionale dell’energia: una lettura definita “affascinante” dall’AD di Enel in quanto delinea scenari interessanti su cui riflettere e che occorre interpretare per poter disegnare il futuro dello sviluppo economico.
“Attraverso l'energia c’è un cambiamento nel sistema, un’opportunità per riequilibrare le filiere. Ciò richiede attenzione da parte dei governi e richiede politiche”
Francesco Starace, Enel CEO
Se si guarda bene a questo report, ha spiegato Francesco Starace, è possibile intuire anche l’efficacia dell’Inflation Reduction Act (Ira): “Si vede che gli USA non solo hanno interpretato correttamente la necessità di cambiare i sistemi energetici ma anche quella di cambiare le filiere dei sistemi industriali che abbiamo costruito negli ultimi venti anni”.
Il maxi piano da 370 miliardi di dollari di sussidi green lanciato negli Stati Uniti per lo sviluppo delle tecnologie pulite, infatti, “non si limita a imporre un cambio di passo al settore energetico ma più in generale al sistema industriale cambiando le filiere che sono state create durante gli anni della globalizzazione”. La crisi energetica quindi, anche in virtù del cambio di passo che impone, deve essere letta come “un’opportunità per riequilibrare le filiere”: un cambiamento nel sistema che “richiede attenzione da parte dei governi e richiede politiche”. Per quanto l’Ira non possa “chiaramente essere replicato in Europa perché non abbiamo un’unione fiscale e quindi non possiamo usare leve fiscali”, è comunque necessario guardare nella stessa direzione: “Questo è il futuro dello sviluppo economico, cosa fare delle catene del valore, delle filiere. Il cambiamento che si sta innescando ora e che stanno affrontando con l'Ira è molto più grande del settore energetico”.
Durante i lavori del WEF, Francesco Starace si è espresso poi sulla situazione di approvvigionamento energetico in Europa: intervistato per Class Cnbc, ha inoltre parlato del piano industriale 2023-2025 di Enel presentato lo scorso novembre. Disinvestimenti e conferma del dividendo restano i due punti chiave: “L’inizio anno è stato molto positivo. Quello che gli investitori si possono aspettare sono i dividendi che abbiamo annunciato e la cessione di grandi portafogli di fornitura di gas”.
Redazione Enel